mercoledì 27 maggio 2020

Step 19: utopia

IL MONDO UTOPICO DI ALDOUS HUXLEY


Illustrazione di Anna Kavehmehr

Il nuovo mondo (Brave new world) è il romanzo più noto dello scrittore britannico Aldous Huxley, scritto nel 1932. 
Il racconto, ambientato intorno all'anno 2540 (nell'opera anno di Ford 632), descrive una società distopica, dove la tecnologia, altamente avanzata, regna sovrana, ed è divisa in cinque classi sociali che si basano sulle capacità dei singoli individui: si parte dagli "Alpha" che hanno i ruoli di direzione e governo, fino ad arrivare agli "Epsilon" che devono, invece, occuparsi delle faccende più faticose e umili.
Uno dei principi base su cui si concentra questa ideale civiltà è quello dell'eugenetica, ottenuto attraverso il controllo delle nascite, dell'abolizione del concetto di famiglia e della "coltivazione" degli embrioni in provetta, attraverso ciò lo stato ha la possibilità di dominare e influenzare chiunque sin da prima della nascita, predestinando, per altro, ognuno ad una predefinita classe sociale.
Il controllo delle nascite, dunque, in questo mondo utopico e surreale, non ha solo lo scopo di limitare il numero dei nascituri, così da evitare la sovrappopolazione, ma anche di imporre già da subito il dominio sulle menti di tutti, portando così al fenomeno della standardizzazione della coscienza comune, soprattutto per i membri delle classi inferiori, nonostante anche gli esponenti delle classi più alte siano soggetti a tale controllo mentale.
Anche la felicità stessa è soggetta anche al controllo da parte del governo: infatti lo stato somministra a ognuno quotidianamente una droga sintetica, la Soma, che porta ad un perenne stato di euforia e di costante benessere emotivo; così facendo si allontana ogni possibile forma di depressione e malcontento della popolazione, che, per altro, potrebbe sfociare in insurrezioni e moti rivoluzionari.
La società di Huxley, controllata e dominata dall'onnipresente occhio del governo, è completamente estranea alla effettiva condizione di miseria, infelicità e conformismo in cui vive effettivamente, attraverso la droga e la libertà sessuale, uniche "libertà" concesse, l'uomo conduce una vita serena e gioviale, quando, in realtà, non è nient'altro che un automa privato della sua individualità, della sua emotività, della sua capacità di pensiero, insomma, della sua essenza, e manovrato da un governo dispotico e dominante.
L'opera, pur trattando di una società estranea alla realtà contemporanea, fa emergere una riflessione: una degenerazione del controllo sociale può portare al totale annichilimento dell'uomo.






(Fonti:
https://ignorelandblog.wordpress.com/2018/02/10/il-mondo-nuovo-utopia-o-distopia/
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_mondo_nuovo
https://www.pensierocritico.eu/files/Aldous-Huxley-Il-mondo-nuovo-Ritorno-al-mondo-nuovo.pdf
https://www.sophron.it/2016/12/22/sottile-confine-utopia-distopia-aldous-huxley/ ) 

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