mercoledì 13 maggio 2020

Step 14: cronaca

IL CONTROLLO SEGRETO DEI PROFILI FACEBOOK
                "Lo scandalo Cambridge Analytica"





Il 12 luglio 2019 la Federal Trade Commission ha stabilito che la società di Facebook avrebbe dovuto pagare una multa del valore di 5 miliardi di dollari, la più elevata comminata dall'ente americano ad un'azienda hi-tech, per lo scandalo, risalente al 2015, legato alla società Cambridge Analytica.
 Il caso riguarda il controllo, illecito e senza consenso, da parte di questa società di raccolta dati, dei profili facebook di 86 milioni di utenti a scopi di marketing e, soprattutto, politici, con il presunto obiettivo di influenzare le elezioni americane del 2016, o, anche, per favorire la Brexit inglese.
 Il social network, che era a conoscenza, come dichiarato da Zuckemberg stesso al senato americano, delle azioni commesse dall'azienda, è stato, dunque, accusato di mancanza di controlli e tutela della privacy dei propri iscritti e di non aver denunciato il reato commesso dalla Cambridge Analytica.
Il controllo illegale e il "furto" dei dati è avvenuto attraverso l'uso di un'app, denominata "This is your digital life", che proponeva a utenti, pagati, un test psicologico, tuttavia, durante lo svolgimento di questo test, la società andava a spiare e controllare i profili di amici, parenti e conoscenti di questi, arrivando, in brevissimo tempo, a gestire le informazioni private di milioni di account.
Dopo quanto accaduto Facebook, come molte altre applicazioni simili, ha dichiarato l'intenzione di potenziare e di irrigidire i controlli sulla privacy e sui contenuti pubblicati a tutela di tutti gli iscritti.
Questo è solo uno degli scandali più eclatanti  (anche Google era stato sottoposto a simili accuse, nonchè costretto a pagare una multa salata) che evidenziano quanto i social network, al giorno d'oggi, siano in grado di gestire e controllare i nostri dati personali,.






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