giovedì 9 aprile 2020

Step 6: letteratura


"LA FATTORIA DEGLI ANIMALI"










Scena tratta dal cartone animato tratto da "La fattoria degli animali" diretto da John Halas e Joy Batcheleor

                                                 

"All'improvviso Jones e i suoi si trovarono incornati e scalciati da tutte le parti: la situazione era completamente fuori controllo. Non avevano mai visto gli animali comportarsi cosi' e di fronte alla repentina sollevazione di creature che erano abituati a battere e a maltrattare a piacimento si spaventarono a morte" - La fattoria degli animali


La fattoria degli animali di George Orwell è un romanzo allegorico pubblicato per la prima volta il 17 agosto del 1945. Il racconto è ambientato in una surreale fattoria dove gli animali sono in grado di parlare e pensare come esseri umani. Attraverso il racconto vengono esaminate le cause e gli eventi che portarono alla rivoluzione russa e in seguito all'ascesa di Stalin e del suo regime dittatoriale, criticato dall'autore, probabilmente anche sulla base delle sue esperienze durante la guerra civile spagnola. Orwell infatti era un sostenitore del comunismo marxista e aveva combattuto in Spagna per il "Partito Operaio di Unificazione Marxista" (d'ispirazione trotzkista), e vedeva in Stalin una sorta di distruttore di tutti gli ideali ai quali anche lui credeva. Il romanzo si basa sulla volontà dei protagonisti, gli animali della fattoria, di abbattere il controllo imposto loro dall'uomo, ovvero il padrone della fattoria, visto da tutti come uno schiavista e sfruttatore di tutti gli animali, in quanto non in grado di procurarsi sostentamento da solo e che, pertanto, andava sconfitto e scacciato ("Four legs good, two legs bad"- capitolo 3, La Fattoria degli Animali) . Obiettivo di tutti era quello di creare una società dove tutti erano uguali e sullo stesso livello. Tuttavia, dopo aver sconfitto il padrone, il progetto fallisce perchè i maiali, sotto la guida del loro leader Napoleone, prendono il controllo della fattoria, annettendo tutti al loro dominio. Le basi iniziali della nuova società si ispiravano molto alle idee di Marx e Lenin, figure che trovano corrispondenza nel personaggio del Vecchio Maggiore, il maiale più vecchio e per questo ritenuto più saggio; nonostante, però, i buoni propositi e ideali, che erano portati avanti anche dal maiale Palla di neve, allegoria di Trozskj, il desiderio di totale dominio e supremazia dell'antagonista prendono la meglio. Il controllo di Napoleone ha tutte le sfaccettature di un vero e proprio regime dittatoriale: propaganda estrema e adorazione del leader, costruzione di una società gerarchica con una divisione delle classi sociali molto severa, la libertà individuale viene del tutto abolita e gli oppositori sono severamente puniti, Palla di Neve viene, ad esempio, bandito e esiliato dalla fattoria in quanto rivale e ostile alle idee totalitariste di Napoleone. Orwell evidenzia qui la sfumatura negativa della degenerazione del controllo che lo stato può effettuare sui cittadini, rendendoli automi non pensanti e dalle idee tutte conformi. Anche in questo regime irrealistico il controllo da parte del "governo dei maiali" viene applicato ad ogni aspetto della vita dei cittadini, in questo caso gli animali della fattoria, vine, ad esempio, modificata anche la storia, secondo quanto conveniva al regime. Altra arma fondamentale di un regime di questo genere è l'educazione impartita ad un popolo per la maggior parte ignorante, che viene cosi' soggiogato completamente, nel libro si ha l'esempio di come Napoleone educhi e addestri i suoi cani. Il tema centrale del controllo e del dominio sulla società è caro ad Orwell che lo riprende anche in "1984", ma, più in generale, a tutto il genere del romanzo distopico a cui, per altro, appartiene anche l'opera qui analizzata.



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