venerdì 1 maggio 2020

Step 12: testo filosofico

"SECONDO TRATTATO SUL GOVERNO"
- John Locke

" [...]Se l'uomo nello Stato di natura è cosi' libero, come è stato detto, se egli è l'assoluto signore della sua persona e delle sue proprietà, se è uguale al più grande degli uomini e soggetto a nessuno, perchè egli vorrà privarsi della propria libertà? Perchè vorrà liberarsi di questa sovranità e assoggettarsi al dominio e al controllo di un altro potere? La risposta è ovvia: sebbene nello stato di natura abbia un diritto di questo genere, tuttavia il godimento di esso è molto incerto e costantemente esposto all'usurpazione degli altri. Infatti tutti sono re come lui, tutti sono uguali a lui, e la maggior parte non osserva strettamente l'equità e la giustizia, sicchè il godimento di questa proprietà che egli ha in questo stato è molto sicura e molto incerta. Questo fa si' che egli voglia abbandonare una condizione che, seppur libera, è piena di paure e continui pericoli. Perciò non senza ragione cerca e desidera di unirsi in società con altri che sono già uniti e hanno intenzione e hanno intenzione di unirsi per la mutua conservazione delle loro vite, libertà e beni, che io chiamo, con un nome generale, "proprietà". Perciò il fine grande e principale per cui gli uomini si riuniscono in comunità politiche e si sottopongono a un controllo è la conservazione della loro proprietà.[...]"
"Secondo trattato sul governo", J. Locke, parr. 87-88, 95, 123-126, 131


In questo saggio filosofico Locke spiega il perchè, secondo la sua concezione, l'uomo abbia biosgno di essere soggetto al controllo politico di una società. Egli, infatti, sostiene che la condizione primordiale di ogni essere umano è quella dello "stato di natura", in cui ognuno è libero di controllare se stesso e gestire i propri beni e persino la giustizia; tuttavia, secondo il filosofo, questa situazione di totale libertà porta gli uomini a sopraffarsi l'uno sull'altro, imponendosi. 
Constatato ciò, appare evidente come ad una comunità serva necessariamente un ente di controllo esterno ed imparziale, che non mini la libertà individuale ma che la salvaguardi e la difenda. La nascita di questa comunità politica è garantita da un contratto sociale stipulato tra uomini eguali, che rinunciano alla loro condizione di naturale libertà, ponendosi sotto il controllo di uno Stato, che, però, ha come unico obiettivo la protezione e la difesa del bene comune e delle proprietà individuali.
L'idea di un governo che, a seguito della stipulazione di un contratto tra tutti i cittadini, controlli e gestisca il popolo è un tema centrale anche nella filosofia di Thomas Hobbes. Tuttavia nel suo pensiero l'idea di libertà non è contemplata e il controllo imposto dallo Stato è più rigido e autoritario.






(Fonti:
http://www.homolaicus.com/teorici/locke/locke8.htm
http://www.storiologia.it/sociologia/hobbes.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Contratto_sociale )



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